Fipe e Confcommercio al Governo nuovi aiuti per tornare a crescere

Dopo il grido di allarme di Confcommercio Como, lanciato l’altro giorno dal Consiglio Generale, che ha evidenziato una drastica diminuzione delle presenze nella città e provincia di Como, con un crollo dei consumi in tutte le attività e un aumento dei costi (energia, benzina e materie prime) anche la Federazione Nazionale Pubblici Esercizi, a margine di un Consiglio Direttivo che ha visto la partecipazione anche di Fipe Como, attraverso le dichiarazioni del Presidente Nazionale Lino Stoppani, chiede al Governo un intervento su più fronti per costruire un clima di fiducia.

“Viviamo ormai una complessa burocrazia sanitaria che sta togliendo agli italiani la voglia di socialità. E questo avviene nonostante la stragrande maggioranza delle persone – tra vaccinati e guariti – sia ormai protetta contro forme gravi della malattia. Chiediamo un intervento di razionalizzazione e semplificazione delle norme per restituire fiducia e ridare una prospettiva alle nostre città che, in molti casi, stanno vivendo un lockdown di fatto”. Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, al termine di un Consiglio Direttivo che ha approvato un Ordine del Giorno con le richieste al Governo.

La Fipe chiede così l’introduzione di controlli a campione del green pass all’interno dei pubblici esercizi, e invoca la risoluzione di situazioni paradossali come quella che vede i turisti stranieri entrare in Italia con un semplice green pass, mentre per accedere al ristorante o al bar viene richiesto il certificato rafforzato. Senza dimenticare l’incertezza a cui sono costrette le discoteche nonostante le misure richiamate dal Consiglio dei Ministri di ieri e quella che grava sulle imprese balneari dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla proroga delle concessioni demaniali.

Oltre alla necessaria semplificazione normativa in tema sanitario, le richieste che arrivano dal mondo della ristorazione e dell’intrattenimento guardano alla congiuntura, con la necessità di nuovi ristori economici, di una proroga dei debiti contratti durante il Covid e l’introduzione di incisive misure per contrastare la spinta inflazionistica, che rischia di compromettere la ripartenza dei consumi.

Altre richieste gettano poi lo sguardo a temi strutturali per il settore come quelli che riguardano le politiche del lavoro e il sostegno allo sviluppo e la valorizzazione delle competenze nel settore. ”Siamo consapevoli della difficoltà in cui si trova il Paese – spiegano da Fipe-Confcommercio – ma è evidente che le imprese sono un patrimonio che va tutelato perché fondamentali per la crescita e per la tenuta dell’occupazione. Occorre intervenire subito per tenere sotto controllo i costi e per semplificare le regole con l’obiettivo di far ripartire i consumi e, il turismo decisivo per il rilancio dell’economia di tutte le aree del nostro Paese”.

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